VANTAGGI AGRONOMICI DEL SORGO: Le particolari caratteristiche fisiologiche e il grande lavoro di selezione e miglioramento a livello internazionale, hanno permesso di concentrare in questa specie importanti vantaggi agronomici, difficilmente riscontrabili in altre colture: – Ridotte richieste idriche e maggior efficienza di utilizzo dell’acqua: i meccanismi di aridoresistenza e di stasi vegetativa (allungamento del ciclo) con siccità prolungate, permettono sempre il buon esito del raccolto, soprattutto dal punto di vista qualitativo. – Ridotta o nulla necessità di trattamenti fitosanitari (diserbanti, insetticidi, fungicidi) – Ridotte necessità di fertilizzanti: riesce a sfruttare elementi minerali in profondità – Grande adattabilità ambientale: adatto a tutte le tipologie di suolo, pH da 5.5 a 8.5, buona tolleranza alla salinità – Foraggio di buona qualità, in ogni condizione: buon contenuto energetico del foraggio indipendentemente dalla maturazione della pianta e dall’andamento stagionale. Ampia finestra di raccolta. – Elevata sanità del prodotto: il sorgo può essere coltivato in zone colpite da Piralide e Diabrotica e non presenta il rischio di micotossine. – Estrema semplicità di insilamento e conservazione: la facilità di compattamento e il grande contenuto in zuccheri permette di attivare rapidamente la fermentazione conservando al meglio il foraggio. GESTIONE AGRONOMICA: INDICAZIONI GENERALI LETTO DI SEMINA: per favorire un rapido approfondimento radicale, sono consigliabili delle lavorazioni profonde (ripuntatura), seguite da accurato affinamento del letto di semina. Evitare il più possibile il rischio di formazione di crosta superficiale. SEMINA: Da effettuare con seminatrici di precisione o anche meccaniche, previa corretta taratura. Profondità di semina: 3-4 cm, 2 cm in terreni pesanti con rischio di crosta superficiale. Epoca di semina: il terreno deve raggiungere una temperatura di almeno 16°C per avere una rapida emergenza delle plantule. Consigliata a partire da fine aprile, inizio maggio. In semine tardive e con terreno molto asciutto, programmare una irrigazione di soccorso per favorire una germinazione omogenea. IRRIGAZIONE: Le esigenze idriche del sorgo si stimano essere dal 30 al 50% inferiori rispetto al mais: 350 mm circa, tra precipitazioni e disponibilità del suolo, sono sufficienti a garantire produzioni soddisfacenti. Irrigazioni di soccorso: consigliate nei terreni leggeri e aree più calde del centro-sud, nello stadio compreso fra semina e levata, evitare irrigazioni su piante in pieno sviluppo per evitare allettamenti. Nel caso di varietà da foraggio polisfalcio, un intervento di soccorso dopo ogni taglio rende più rapido il ricaccio. CONCIMAZIONE: La modesta richiesta di fertilizzanti in relazione agli asporti di elementi minerali, è dovuta alla capacità di utilizzare gli elementi minerali in profondità e quelli trattenuti più fortemente dal terreno, recuperando nutrienti non utilizzabili da altre specie. Assorbimento medio per tonnellata di sostanza secca prodotta: – 10 kg di N, – 3 Kg di P2O5, – 12 kg di K2O Per impostare il giusto piano di concimazione considerare sempre le dotazioni del terreno. Concimazione azotata: si consiglia di non superare le 100 unità/ha, da distribuire in pre-semina o in sarchiatura. Evitare di eccedere da quanto consigliato per evitare il rischio allettamenti. LA QUALITÀ DEI SORGHI FORAGGERI. Una questione di primaria importanza, che spesso non viene affrontata, riguarda l’altissimo livello qualitativo raggiunto dai moderni ibridi foraggeri. Proprio a questo scopo, accanto ad ogni ibrido verranno indicati i principali parametri analitici (valori medi di più anni di prove nel campo varietale aziendale), in modo da permettere una scelta più precisa della miglior soluzione alle proprie esigenze. È MOLTO IMPORTANTE CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DI OGNI IBRIDO PER GESTIRNE AL MEGLIO LA COLTIVAZIONE E OTTIMIZZARE RESA E QUALITÀ.

Mauro Piazzi

Consulente esperto in nutrizione zootecnica

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